Storia del ponte internazionale di Pontebba. di G. Rui

A seguito del post sulla fontana di piazza Dante in Pontebba, affronto pure il secondo altrettanto importante capitolo: il ponte internazionale, o meglio di confine.

Sin da tempi remoti sul torrente pontebbana, che taglia in due gli abitati di Pontafel e Pontebba, esisteva un ponte che univa le due comunità l’una friulana e l’altra carinziana, la sua ubicazione ultima era quella attuale, che unisce piazza Dante a via Mazzini di Pontafel, ma non fu sempre così.

Da storie tramandate sembrerebbe che ancor prima delle roste veneziane, vi fosse un ponte verso la fine di via Zardini, poco dopo la confluenza del rio bombasch con la pontebbana, ma questo è tutto da provare. La sede in cui si trovò per secoli, fu in prossimità dell’attuale municipio e più precisamente tra il leone di S. Marco e la piccola scalinata, formata con pietre dell’antico ponte, che dai giardinetti di piazza Garibaldi porta sulla rosta e l’altro leone qualche metro più a nord, sito in piccolo terreno privato, altre parti del manufatto si trovano nella analoga scalinata per la rosta, appena a sud del ponte ferroviario e in un angolo di 2 case di Pontebba. Il leone sulla sx. è unico nel suo genere, negli anni 20 del 1800 (dopo l’uscita di scena di Napoleone e la conquista del lombardo – veneto) fu bersaglio di austriaci, che forse per dileggio, lo modificarono e a posto del Vangelo o della spada scolpirono lo scudo degli Asburgo.

Come apparisse il vecchio manufatto lo si può vedere sia sul logo del comune, che sul monumento ai motti del 1848 (sempre nei giardinetti), alcuni paracarri furono fatti recuperare dal letto del torrente dopo una alluvione nel 1987, quando venne divelta dalle acque la cascata veneziana in legno, si abbassò il letto del torrente e riapparve anche il basamento del pilone centrale.

Resti del pilone centrale.

 

Stemma del Comune di Pontebba

 

Paracarro in pietra dell’antico ponte

                                                                                           

Colonna rievocativa motti del 1848.

 

particolare della colonna con vecchio ponte

 

Perché venne spostato più a sud il confine e quando? Non ci sono dati ufficiali né sul motivo dello spostamento, ne sulla data, però ci sono eventi che permettono di capire il perché e la approssimativa datazione.

Il 2 novembre 1851 si verifica l’alluvione più disastrosa del secolo. Dai loro alvei escono simultaneamente Tagliamento, Fella, Aupa, Dogna, Pontebbana, Torre e Isonzo, e gravi danni si registrano a Pontebba, Moggio Udinese, e altri paesi friulani, dai monti al mare. Nella valle del Fella restano di­strutti venticinque ponti, per la maggior parte di pietra.

La strada Pontebbana viene invasa da 130 frane e interrotta da 40 crolli, solo pochissi­mi tratti rimangono integri e resterà chiusa per due mesi Crollano case a Pontebba, Pietrataglia­ta, Prerit Inferiore, Cadramazzo. A Chiusa (odierna  Chiusaforte) crollano la chiesa parrocchiale e canonica,  scivola a valle il cimitero. Il peggior disastro avviene nel pomeriggio del 2 novembre (giorno dei morti): una gigantesca frana si stacca dalle pendici del colle Cocon (Dogna) e rotola violentemente lungo la valle del rio Pontuzzo fino al Canal del Ferro, dove seppellisce sei case di Saletto e blocca, come una diga, il corso del Fella andando a spazzare via diciassette case di Prerit Superiore: una specie di mini Vajont. Muoiono tredici persone e circa cento capi di bestiame.

Ecco spiegato il motivo, uno di quei 25 ponti era certamente il nostro (già scampato dalla forte alluvione del 1837) e la data dello spostamento è calcolabile nel 1851 o al massimo in anni immediatamente successivi. La prima foto del paese in circolazione è posteriore agli anni 1860, in essa si vede il ponte nell’ubicazione attuale, era in legno, nei decenni successivi venne poi cambiato e migliorato.

Particolare tratto dalla più vecchia foto di Pontebba e Pontafel. Anni 1860/70 a sx in basso il ponte di legno è già spostato nella zona attuale. Notare la mancanza del Ponte ferroviario e della ferrovia

Il 25 maggio 1915, la mattina furono fatti saltare i ponti a Pontebba (ferrovia e stradale), a fine ottobre 1917, dopo la ritirata di Caporetto, gli austriaci riparano il ponte e poco tempo dopo passa il nuovo Kaiser Karl, dopo la guerra viene nuovamente rifatto e sino al 6 agosto 1958 restò intatto, in quella data, mentre si procedeva al suo fianco la costruzione di quello attuale, crollava, fortunatamente senza causare vittime.

 Inizio 1900 – Confine austriaco di Pontafel e ponte internazionale

 

Ponte di confine inizio secolo 1900 visto da Pontebba

                                                 

Vista del ponte internazionale del confine italiano

 

Ponti Ferroviario e stradale di confine nel 1916 fotografati (da Pontafel Austria)

 

Fine ottobre 1917 truppe austroungariche entrano in Italia dal confine di (Pontebba)

                                                                                                                                                             

Il Kaiser Karl in visita al nuovo fronte. Ingresso a Pontebba

                                              

Ex ponte internazionale tra Pontebba e Pontafel anno 1918

 

Ex ponte di confine tra Pontebba e Pontafel nel 1919/1920

 

6 agosto 1958 crollo del vecchio ponte durante i lavori di costruzione di quello nuovo

 

Il nuovo e attuale ponte tra piazza Dante di Pontebba e via Mazzini di Pontafel